La vita ti dà sempre una possibilità per cambiare ciò che non ti piace:
è il domani.
O, nel nostro caso, oggi.
18 Maggio
data della ripartenza,
del risveglio dall’intorpidimento di questi mesi.
Da uno studio eseguito su un campione di circa 700 persone, è emerso che il 71% circa sente ansia e preoccupazione rispetto a questo nuovo “start”.
Del tutto ragionevole se pensiamo che il nostro cervello
impiega 21 giorni per far sì che un comportamento diventi abitudine.
È il tempo della resilienza e dell’adattamento.
La gestione del tempo, le abitudini, le relazioni hanno cambiato forma e colore
per tutti
e adesso è come se ci fosse nel petto quella sensazione che si ha al ritorno da un lungo viaggio.
Inquietudine
Tachicardia
Per alcuni può essere complesso ricucire i rapporti da dove li aveva lasciati,
Riaprire la porta di casa e rivestire i panni della frenesia.
E poi c’è l’incertezza.
Non si sa come andrà,
il pensiero corre a protezione della salute, si concentra sulle risorse economiche e la giornata inizia a prendere una piega diversa.
* Tu cerca di proteggere quel ritmo interno che ha scandito il tempo in questo lockdown
* Non parlare solo del virus
* Cerca, per quanto possibile, di seguire ritmi circadiani equilibrati
* In queste delicate transizioni potresti ritrovarti a sentirti più teso, agitato, confuso. Potresti faticare a dormire, sentire costrizioni al petto o vertigini.
Esistono strategie per far sì che i sintomi non diventino cronici.
Un valido piano di trattamento psicologico riduce la sintomatologia modificando il funzionamento disfunzionale.
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